Bitcoin Voices nasce per dare spazio alle personalità e le aziende più influenti in ambito Bitcoin e Blockchain in Italia.

Marco Crotta è un divulgatore Bitcoin e Blockchain oltre ad essere il fondatore di Blockchain Caffè, uno dei principali canali youtube in Italia dove si parla di Bitcoin e Blockchain.

Lasciamo subito la parola a Marco!

A che punto siamo con l’adozione?

In genere l’adozione va di pari passo con gli exploit del prezzo. Nel senso che quando il prezzo di bitcoin accelera, come visto negli ultimi periodi, si accende l’attenzione dei media e di molte persone attratte dalla curiosità e dalla prospettiva di facili guadagni.

Oltre alla speculazione, qualche passo avanti è stato fatto, in particolare le aziende, i fondi di investimento e altri investitori professionali stanno seguendo l’esempio di Paypal e Microstrategy, investendo sulla tecnologia o detenendo una quota della loro liquidità in bitcoin.

Questo mostra uno scenario in cui ci sono meno entità in ingresso ma molti più capitali. 

Sicuramente la “casalinga di Voghera” è ancora lontana dall’adozione di bitcoin, però questo potrebbe cambiare nel breve, perché le banche stanno entrando, e offriranno servizi custodian, per esempio Generali ha investito 14 milioni di euro in un’azienda che offre custodia di bitcoin. La “campana” bitcoin non è più sgradevole, quindi, tramite banche e assicurazione, piano piano sarà più facile il coinvolgimento di tutti. Questo è prevedibile perché quando anche la tua banca, con cui hai già un rapporto di “fiducia”, offrirà prodotti bitcoin sarà molto semplice anche per la casalinga di Voghera accedere a bitcoin.

Il rapporto tra le istituzioni e bitcoin?

Il rapporto tra le istituzioni e la nuova tecnologia è ancora indietro.

In generale gli individui con potere politico e istituzionale non hanno comprensione del fenomeno, questo rende difficile sdoganare questi concetti all’interno delle istituzioni.

Anche se recentemente è stato avviato un gruppo interparlamentare, con l’obiettivo di capire la tecnologia e prevedere forme legislative in grado di regolamentare il settore.
Inoltre anche a livello europeo sono in fase di studio interventi normativi, la mia sensazione è che l’italia arriverà solo quando ci saranno già delle direttive europee. 

Un esempio della complessità di integrare le istituzioni con il mondo bitcoin è il caso del gruppo di lavoro del MISE istituito nel 2018, in questo gruppo di lavoro c’erano molti professionisti del settore con competenze, dal diritto alla programmazione, sicuramente c’erano molti profili di alto valore, ma il tutto è deragliato senza un nulla di fatto perché certi membri hanno portato particolari interessi politici e aziendali all’interno della discussione, bloccando l’innovazione.

Esistono altre crypto come bitcoin da tenere in considerazione per il futuro?

Non esistono crypto come bitcoin se si parla in termini di capitalizzazione di mercato e potenza di calcolo nel sistema.
Mi considero solo mezzo massimalista, perché bitcoin ha innumerevoli qualità che lo rendono unico, ma non sono di quelli che considerano tutto il resto uno schifo.

Un progetto interessante è Ethereum, ma non va considerata come una criptomoneta, è più corretto considerarlo un token che ti permette di pagare il gas per eseguire gli smart contract.

Altro progetto che attrae il mio interesse è Dash che ha un concetto interessante ed è molto solido perché figlio di Bitcoin. Mentre Bitcoin si è concentrato sul discorso investimento a lungo termine, DASH rimane sulla linea del contante digitale.

Molti ritengono Monero un progetto di valore anche se ha avuto qualche difficoltà tecnica che è stata risolta. Il problema di questa cripto è il rischio di avere poca liquidità perché è una privacy coin e quindi molti  exchange non si assumono il rischio di essere censurati dalle autorità, infatti molte piattaforme di scambio non offrono contrattazioni su Monero.

Polkadot è un progetto sulla bocca di tutti in questo momento, così come lo è Algorand. Non vedo, invece, di buon occhio EOS e TRON perché hanno delle difficoltà intrinseche che difficilmente supereranno. In termini generali dalla posizione 50 di coinmarketcap in poi non vedo progetti interessanti.

Quali aziende sono interessanti?

Stanno nascendo tante startup nel mondo crypto, ma ci sono 3-4 aziende che mi incuriosiscono soprattutto dal punto di vista tecnico. Per esempio Zero Banks o Notify. Queste startup, senza inventare niente di radicalmente nuovo utilizzano la tecnologia ed hanno creato applicazioni interessanti come la notarizzazione e il tracciamento della filiera. Altro progetto open source molto interessante è Scrypta così come Food Chain con la blockchain di Quadrans.

Con questo tipo di applicazione i notai possono sfruttare i vantaggi della notarizzazione in blockchain. Mentre le aziende facenti parte di una filiera produttiva in cui l’origine è importante possono fornire ai loro clienti maggiori informazioni e trasparenza.

Quali sono le applicazioni della blockchain che non necessitano di molti player per apportare valore?

Bisogna stare attenti perché non sempre la blockchain è lo strumento giusto e spesso richiede la partecipazione di molte parti per apportare valore. Ma ci sono dei casi in cui puoi strutturare delle applicazioni che danno value proposition anche se sei da solo e puoi trasferire questa VP al prodotto, costruire la tua filiera, anche se sei da solo, quello che c’è scritto in blockchain è un impegno vincolante (ti prendi un impegno con il tuo cliente); è possibile poi, che il fornitore si convince a farlo e si crea una situazione win-win, una scelta che ti dà un vantaggio subito in termini di immagine e alza lo standard, questo incentiva clienti e fornitori ad adottare la stessa trasparenza fornita dalla blockchain.

Hai mai avuto dubbi sulla solidità di Bitcoin?

Nulla è certo, ma ho una certa convinzione, guardando ai numeri, la direzione di minor resistenza è quella verso l’alto, verso la diffusione di massa, perché la tecnologia è testata e assolve alle funzioni per cui è stata creata. Sicuramente resta un fenomeno umano e di mercato e in quanto tale non è razionale e non è detto che la tecnologia migliore si affermi. l’arrivo delle CBDC (valuta digitale della banca centrale) può essere un volano che consolida bitcoin. Un altro motivo per pensare che il trend attuale continui è il fatto che molti investitori istituzionali, più razionali del piccolo investitore, si stanno interessando a bitcoin e sono pronti a promuovere e difendere l’adozione.

Sicuramente è un processo di cambiamento radicale perché concepire bitcoin significa intaccare credenze e visioni sul denaro che sono state uguali per millenni e nemmeno la fantascienza è mai riuscita a prevedere forme di denaro come bitcoin. Provate a pensarci, anche nei film di fantascienza i soldi sono sempre uguali: monete scambiate fisicamente o al più come in Star Trek i soldi non esistono più perché obsoleti. Non siamo mai stati in grado di concepire forme di denaro diverse da quelle utilizzate dai Sumeri.