Come funziona Bitcoin? Dove poterlo spendere? Se sei nuovo nel mondo delle criptovalute sicuramente ti sarai posto queste e altre domande.
In questo articolo ti spieghiamo due degli utilizzi più comuni di Bitcoin.

Bitcoin come mezzo di pagamento

Bitcoin è una tecnologia che permette di effettuare pagamenti digitali con chiunque decida di accettarlo, siano essi privati o commercianti.
Il primo passo per utilizzare bitcoin è dotarsi di un  “wallet bitcoin” o, in italiano, “portachiavi bitcoin”, un’applicazione che comunica con la rete Bitcoin e che permette di inviare, ricevere e controllare il saldo delle proprie criptovalute. Questo tipo di applicazione è molto semplice da utilizzare, sia da desktop sia da smartphone. Non ti preoccupare se sembra complicato, Bitcoin People ti fornisce tutta l’assistenza di cui hai bisogno per aprire il tuo primo non-custodial wallet.

Bitcoin è una moneta su base volontaria. Questo significa che, a differenza dell’euro, non si è obbligati ad accettarlo o utilizzarlo come mezzo di pagamento. Nonostante ciò negli ultimi anni è aumentato in modo considerevole il numero di persone che volontariamente risparmiano o investono in bitcoin. La sua diffusione come moneta sta quindi crescendo e con essa la propensione a utilizzarlo per pagare beni e servizi.

Infatti, dal 2017 a oggi il numero di pagamenti effettuati in bitcoin sia in negozi fisici che all’interno di piattaforme e-commerce è aumentato del 328%. Questo significa che nel mondo esitono esercenti visionari e avanguardisti che già vedono le potenzialità di bitcoin.
Nei prossimi anni è possibile aspettarsi un aumento dei commercianti che offrono questo servizio ai propri clienti perché il numero dei possesori di bitcoin è in costante crescita, così come il loro potere d’acquisto. È possibile individuare tutte le attività che accettano bitcoin o che ospitano ATM bitcoin al loro interno su siti come coinmap.org.

Ecco alcune attività per le quali già oggi puoi pagare in bitcoin:

Lo sviluppo della tecnologia Bitcoin sta portando a processori di pagamento, Web POS e POS fisici, che permettono di pagare in bitcoin sia on-line che off-line con la stessa agilità con cui si utilizza Paypal o si manda un’e-mail.

Bitcoin come bene rifugio

Un secondo utilizzo primario di Bitcoin è sicuramente come bene rifugio e risorsa finanziaria per diversificare i propri investimenti.

Bitcoin infatti, oltre a essere una rete di pagamento è anche un’unità di conto, il “bitcoin”, che possiede le caratteristiche per essere considerata un’ottima moneta. Questo perché si tratta principalmente di un bene usato per effettuare pagamenti che non perde il proprio valore nel tempo. Inoltre, essendo una tecnologia ancora nella sua fase iniziale, il rapporto tra i rischi e possibili guadagni è molto alto, tanto da attrarre anche le persone più avverse al rischio o che hanno poco capitale da investire. Si tenga in considerazione il fatto che il ritorno medio di Bitcoin è del 363,6% annuo, calcolato sulla media degli ultimi 10 anni, in cui il suo valore è passato da 0 a circa 10.000 dollari ad agosto 2020.
Non esistono asset, aziende o start up che, negli ultimi 10 anni, hanno fatto registrare tali crescite. Il contrasto è ancora più evidente se guardiamo agli investimenti tradizionali offerti dal sistema bancario, che non garantisce rendite oltre il 2% annuo.  

Sono inoltre numerose le perplessità legate alla volatilità di bitcoin, motivo per cui molti non lo ritengono adeguato a essere considerato una moneta di scambio. Tenendo però in considerazione il fatto che il numero di soggetti coinvolti nella nuova tecnologia può ad oggi considerarsi relativamente basso, è bene ricordare che pochi investitori hanno la possibilità di influenzare di molto l’andamento del prezzo. Quindi, man mano che il numero di operatori sulla rete bitcoin aumenta, cala la volatilità. Per questo, nonostante la volatilità inibisca la funzione di mezzo di pagamento, rimane inalterata la sua funzione di bene rifugio.
Per esempio, dato un portafoglio del valore di 1000 euro diviso tra vari investimenti tradizionali (azioni, obbligazioni, titoli di stato etc), anche l’1% in btc negli ultimi 10 anni avrebbe dato rendimenti superiori a tutti gli altri asset messi insieme.
La volatilità conta solo nel breve periodo, se guardiamo agli ultimi 10 anni ci rendiamo conto che 0.01 bitcoin sono sempre 0.01 bitcoin mentre euro, dollaro e tutte le altre monete governative hanno perso il loro valore nei confronti di Bitcoin. 

La strada per l’adozione di massa è ancora lunga ma le tecnologie digitali si sviluppano molto velocemente, passando da una fase seminale a un’ampia diffusione. Questo è stato il caso di Internet, smartphone e social media.
Le caratteristiche peculiari di Bitcoin di decentralizzazione e scarsità  suggeriscono che l’andamento del prezzo non sia correlato al resto dei mercati tradizionali. Questo significa che nel caso di andamenti negativi della borsa o dei titoli di stato, bitcoin si può comportare da bene rifugio come è accaduto con l’oro per migliaia di anni.

Per concludere, Bitcoin può essere considerato una copertura contro il rischio d’inflazione. Per esempio in Paesi come l’Argentina, l’Iran o la Turchia il ruolo di bitcoin come bene rifugio è già molto evidente. Infatti argentini, iraniani e turchi comprano bitcoin per sfuggire alla svalutazione delle proprie monete governative.

Se anche tu sei interessato ad accettare bitcoin nella tua attività ti spieghiamo come e perchè in questo articolo.